sabato 22 ottobre 2022

LA VILLA DELLA CONTESSA

Cari Amici,
una campagna immensa coltivata a grano, bruciata dal sole dell'estate e battuta dalle piogge invernali: è questa la cornice che circonda ed esalta una villetta rurale ottocentesca appartenuta a una contessa e ora proprietà di una fitta vegetazione selvatica che la avvinghia ogni giorno di più. Questo è l'ultimo ricordo vagabondo dello scorso anno. La villetta è per la maggior parte decadente ed esplorabile solo dall'esterno ma vi assicuro che il suo fascino è rimasto intatto.
La villetta

martedì 27 settembre 2022

DA DIMORA A OPERA D'ARTE: LA CASA DI ROSA PARKS

Cari Amici,
per compiere questo vagabonviaggio dobbiamo salire su di un autobus, uno di quelli un po' antichi che si vedevano in giro nella prima metà del secolo scorso e immaginare di essere nella città di Montgomery, in Alabama. È il 1 dicembre 1955 e sul suddetto autobus, piuttosto affollato, sale una donna di colore che sta tornando a casa da lavoro. Non trovando posto nel settore riservato alla sua gente, si accomoda in quello "misto" dove possono sedersi neri e bianchi e c'è l'obbligo per i neri di cedere il posto ai bianchi qualora questi ultimi restino in piedi. Questa donna è Rosa Parks, nata Rosa Louise McCauley, e tra qualche istante compirà un gesto epocale.
Rosa Parks sull'autobus (foto dal web)

lunedì 5 settembre 2022

IL FINTO CASTELLO CHE GUARDA IL MARE

Villa Ebe
Stiamo parlando di Villa Ebe a Pizzofalcone, la residenza che l'architetto Lamont Young costruì nel 1922. A motivo dello stile neogotico è conosciuta anche col nome di "Castello di Pizzofalcone" e "Castello Lamont". In origine era costituita da due ali. Nella prima, quella che è Villa Ebe, visse e si suicidò l'architetto nel 1929. La seconda, completamente rasa al suolo dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, fu residenza della famiglia Astarita. Il nome Ebe è quello della moglie di Lamont che vi dimorò fino al 1970, prima che la villa fosse ceduta dagli eredi al Comune di Napoli. Oggi Villa Ebe è un rudere con le finestre ad arco e la caratteristica torre quadrata. 


martedì 23 agosto 2022

NEL LUOGO DELLA MIA NOSTALGIA: IL CONVITTO NAZIONALE

Cari Amici,
mentre scrivo questo post non posso nascondervi la mia emozione nel rievocare mentalmente le immagini del Convitto Nazionale di Napoli a piazza Dante. È il novembre piovoso del 1994, io ho appena diciannove anni e dal paese sono arrivata in città per frequentare il corso di Lingue e Civiltà Orientali all'allora denominato Istituto Universitario Orientale. Le lezioni di lingua giapponese si tenevano in un'aula immensa di questo edificio che dopo le vacanze natalizie sarebbe diventata ancora più grande per la drastica diminuzione degli studenti. Ricordo gli interni vetusti che nessuno aveva provveduto a rimodernare, i colori degli ambienti che davano sul grigio, le pareti un po' macchiate qua e là. E non posso dimenticare la scalinata di accesso fatta sempre di corsa a causa del poco stacco tra le lezioni che si tenevano in sedi diverse. Tornare dopo tanti anni al Convitto, seppure come visitatrice, ha risvegliato in me una certa malinconia ma questo ha aggiunto valore alla mia esperienza: non ho solo visto e imparato, ma anche "sentito" questo luogo con maggiore profondità.
Convitto Nazionale di Napoli

sabato 6 agosto 2022

GUARDA COME DONDOLO... SULL'ALTRALENA!

Cari Amici,
devo dire che questo Festival dell'Architettura ci ha appassionati a ogni tappa e ci ha fatto scoprire universi nuovi e a volte inesplorati. A proposito di architettura, spesso s'intende progettazione di palazzi e interni, ma in questo post vi racconterò come essa può risolvere la nostra vita quotidiana puntando ad altri dettagli. Non vi è abbastanza chiaro il concetto? La storia che segue è davvero emblematica e dissiperà i vostri dubbi. I protagonisti sono Achille e Claudia, sposi, genitori e architetti-artigiani che con inventiva, perizia e passione hanno dato vita a un progetto davvero originale.
Altralena - logo

mercoledì 27 luglio 2022

UN MUSEO IN UN PALAZZO CHE CAMMINA

Cari Amici,
il posto che visiteremo questa volta mi ha impressionata davvero tanto. Si tratta di un palazzo di via Duomo riaperto nel maggio del 2012 dopo un restauro durato ben tredici anni. Vi sto parlando di Palazzo Como, sede del Museo Civico "Gaetano Filangieri". Palazzo Como è noto come il "palazzo che cammina" perché a un certo punto della sua storia dovette arretrare di venti metri rispetto alla posizione originaria per scampare ai colpi di piccone del cosiddetto "Risanamento di Napoli". Chi mi conosce sa che non amo i musei perché li trovo sempre un po' asettici e impersonali, ma questo è diverso, è in pratica l'angolo dei ricordi del padrone di casa.
Palazzo Como - Museo Filangieri

mercoledì 20 luglio 2022

GENNARO MERCOGLIANO E LA SUA FABBRICA DELLE MERAVIGLIE

Cari Amici,
il nostro nostalgico viaggio continua nella Napoli più viscerale, nel cuore del quartiere Sanità, in vico Tronari ai Cristallini, in una cava di tufo dove dal 1940 la famiglia Mercogliano dà forma a straordinari oggetti in metallo. L'antica fonderia Mercogliano è da sempre un punto di riferimento per la realizzazione di articoli e ornamenti sacri, ma molti sono i pezzi su commissione privata, tutti fatti a mano con tecniche antichissime ed esportati sia in Italia che all'estero. Durante la nostra visita abbiamo avuto la fortuna di vedere in diretta come nascono queste meraviglie e di sentire dalla viva voce del maestro Gennaro il racconto di una storia di famiglia e di mestiere.
Antica Fonderia Mercogliano

lunedì 27 giugno 2022

DAL PALAZZO DEGLI STUDI ALLA COLLINA DI MIRADOIS: IL TEMPIO DI URANIA A NAPOLI - SECONDA PUNTATA

Cari Amici,
riprendiamo il nostro viaggio nella storia dell'Osservatorio di Capodimonte dal 7 giugno 1815. Ferdinando si era incoronato re del Regno delle Due Sicilie e torna a Napoli. L'incertezza sul destino del cantiere di Miradois aveva già iniziato a serpeggiare tra gli scienziati ma per fortuna Ferdinando scelse la politica della continuità e chiese al direttore dell'Osservatorio di Palermo, Giuseppe Piazzi, di trasferirsi in città e seguire i lavori di completamento. L'astronomo propose una rivisitazione del progetto, portato a versione definitiva da Stefano Gasse. 
Osservatorio di Capodimonte a Napoli

mercoledì 22 giugno 2022

DAL PALAZZO DEGLI STUDI ALLA COLLINA DI MIRADOIS: IL TEMPIO DI URANIA A NAPOLI - PRIMA PUNTATA

Cari Amici,
come avrete intuito dal titolo del post, la prima parte del nostro "architettura tour" ci porta ad alzare lo sguardo verso il cielo e a scrutare gli astri da uno dei luoghi fiori all'occhiello della cultura scientifica partenopea: l'Osservatorio Astronomico di Capodimonte. In verità non si è chiamato sempre così e non si trovava dove si trova ora. La sua storia, infatti, è costellata, è proprio il caso di dirlo, di speranze disilluse, progetti falliti, mancanza di fondi, avvicendarsi di studiosi e architetti e disordini politici che ne rallentarono notevolmente la realizzazione. Alla fine, però, dopo tante vicissitudini, anche la capitale del Regno riuscì ad avere una sede dove si potesse "contribuire ai progressi dell'astronomia". Nella nostra visita siamo stati accompagnati dagli studenti della facoltà di architettura di Napoli e dal dottor Luciano Terranegra, astronomo esperto di fisica stellare, che con molta pazienza e passione ci ha illustrato il funzionamento del telescopio.
Osservatorio Astronomico di Capodimonte

martedì 15 febbraio 2022

RICORDI VAGABONDI DI UN ANNO APPENA TRASCORSO

Cari Amici,
anche il 2021 ce lo siamo lasciato alle spalle con la certezza che non tornerà mai più. "E meno male!", mi direte. Infatti, nonostante l'ottimismo e qualche segnale di ripresa, neppure lo scorso anno si è potuto fare granché, specialmente in ambito turistico, tra i settori più penalizzati dall'emergenza sanitaria. Pur tuttavia, non è che ci siamo del tutto arresi e, quando le condizioni lo hanno permesso, una "scappatella" ce la siamo concessa. Devo riconoscere che la seconda metà del 2021 qualche soddisfazione me l'ha regalata ed è per questo che voglio condividere con voi qualche ricordo vagabondo nella speranza che il 2022 possa essere ben vissuto, scoperto e "viaggiato".
Una villa abbandonata in campagna