mercoledì 29 settembre 2021

PROCIDA, L'ABBAZIA DI SAN MICHELE ARCANGELO

Chiesa dell'abbazia di San Michele Arcangelo, Procida
L'imponente edificio a picco sul mare fu eretto nel 1026 dai Padri Benedettini sulla parte più alta dell'isola, Terra Murata, primo nucleo abitativo. Dedicata all'inizio al culto di Sant'Angelo, nel XV secolo l'abbazia fu intitolata al patrono San Michele Arcangelo. La chiesa al suo interno è ricca di opere d'arte tra le quali spicca, naturalmente, la statua in oro e argento dell'Arcangelo, realizzata nel 1727 da Nicola e Gaetano Avellino su disegno di Antonio Domenico Vaccaro. Considerevole il soffitto a cassettoni in legno dorato con oro zecchino risalente al XVII secolo. I sotterranei, disposti su tre livelli, ospitano invece la biblioteca, due cappelle e la sala di interro e mummificazione dove si eseguiva la tecnica dello scolatoio.

lunedì 27 settembre 2021

REGGIA DI CASERTA, LA VASCA DI DIANA E ATTEONE

 

Vasca di Diana e Atteone
Il gruppo scultoreo è formato da due scene: a destra ( in foto) Diana che fa il bagno in compagnia delle ninfe, a sinistra Atteone che si trasforma in cervo mentre viene mangiato vivo dai suoi stessi cani. Secondo il mito, tale punizione gli fu inflitta per aver violato l'intimità della dea e delle sue compagne, soprese senza vestiti. 
La vasca fu inaugurata il 7 giugno 1769. Nel progetto originario le acque che riempivano il bacino provenivano dall'Acquedotto Carolino, mentre oggi esso è servito da un sistema di ricircolo dell'acqua delle cascate. Le imponenti ed espressive sculture sono opera di diversi artisti. Paolo Persico si occupò dei bozzetti in cera modellati poi da Tommaso Solari. Ninfe e cani furono realizzati rispettivamente da Angelo Brunelli e Pietro Solari.

giovedì 23 settembre 2021

SERRACAPRIOLA, IL CONVENTO CAPPUCCINO DI "PADRE PIO GIOVANE"

 

Convento "Padre Pio Giovane", Serracapriola
Fu edificato nel 1536 da Andronica Del Balzo, principessa di Molfetta e signora di Serracapriola, la quale, ammirando la semplicità e l'umiltà dei Frati che dalla vicina Larino arrivavano qui a chiedere qualche obolo, decise di costruire loro una dimora. La prima struttura era molto piccola, capace di ospitare non più di sei o sette frati. La stessa Andronica, vedendo che essi attingevano acqua da un modesto pozzo situato nel chiostro, ebbe a dire: «Se due o tre volte io verrò a visitare questi buoni frati, i miei cavalli si beveranno tutta l'acqua ed essi rimarranno senza». Quindi ne predispose l'ampliamento fino a raggiungere le 27 celle. Padre Pio giunse nel convento di Serracapriola nell'ottobre del 1907, appena ventenne, e vi soggiornò un anno per attendere ai suoi studi di teologia. Il convento cappuccino di Serracapriola è anche santuario mariano, essendo la chiesetta intitolata a Maria SS. delle Grazie raffigurata sulla tavola miracolosa di Francesco da Tolentino. Inoltre custodisce le spoglie del Servo di Dio Padre Matteo da Agnone morto qui in concetto di santità il 31 ottobre 1616.