giovedì 3 ottobre 2013

LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA SECONDO CARAVAGGIO

Cari Amici,
ve le ricordate le sette opere di misericordia corporale, quelle che la vostra catechista zitella v'intimava di ripetere a memoria, magari il sabato pomeriggio dopo una settimana trascorsa sui libri di scuola? Ho deciso di riproporvele in questo post ma in chiave del tutto diversa. Con noi c'è sempre Maurizio che, per farci conoscere più a fondo l'anima e il sentimento del popolo napoletano, ci ha condotti al vicino Pio Monte della Misericordia dove è custodita l'opera più quotata ed enigmatica di Michelangelo Merisi da Caravaggio, le Sette Opere di Misericordia.
Ingresso del Pio Monte della Misericordia di Napoli
La caritatevole Istituzione fu fondata nel 1601 da sette giovani nobili napoletani e da allora continua a svolgere numerose attività benefiche ispirandosi proprio alle sette opere di misericordia. Non solo, la sede storica di Via dei Tribunali ospita anche diversi eventi culturali con la possibilità di visitare la Chiesa, la Quadreria e l'Archivio.
La quadreria del Pio Monte della Misericordia
La tela del Caravaggio è conservata nella Chiesa del XVII secolo. Fu commissionata dai Governatori del Pio Monte per una cifra da capogiro: 470 ducati, pari a circa 7500 euro. Caravaggio era in quel periodo un fuggitivo che tentava di salvarsi dalla condanna a morte per omicidio, ma assieme a lui correva pure la sua fama e a Napoli fu accolto meglio di una star. L'opera venne consegnata alla committenza il 9 gennaio 1607 alla quale fu chiaro fin da subito che non era un'immagine sacra come tutte le altre. Su qualche dettaglio i Governatori ebbero da ridire ordinandogli addirittura di apportare delle modifiche, su altri chiusero tutti e due gli occhi. Caravaggio era troppo avanti e loro lo sapevano, per questo decisero ugualmente di tenerla.
L'opera del Caravaggio
Non si può comprendere l'intensità e l'avanguardia di quest'opera se in qualche modo non la si scompone e non si cerca di leggerla come l'avrebbe probabilmente letta un fedele del tempo. In primo piano sulla destra una giovane porge il suo seno nudo a un vecchio. Una scena voluttuosa o quantomeno ambigua davanti alla quale più di qualcuno storse il muso. In realtà si tratta dell'episodio di Cimone che, condannato a morte per fame in carcere, veniva visitato e nutrito ogni giorno con il proprio latte da sua figlia Pero. In questi due personaggi sono rappresentati Visitare i carcerati e Dar da mangiare agli affamati. Appena a sinistra, è raffigurato il trasporto di un cadavere (Seppellire i morti) ed è interessante vedere come Caravaggio, pur nella resa realistica dei soggetti, raffigura la morte senza esibirla.
Particolare dell'opera del CaravaggioParticolare dell'opera del Caravaggio
Ancora più a sinistra, troviamo un giovane cavaliere che dona il proprio mantello a un uomo a terra di spalle (Vestire gli ignudi) e nell'angolo in basso, sempre a sinistra, il piede di uno storpio (Visitare gl'infermi). Il giovane è San Martino di Tours alla cui agiografia si riferiscono i due episodi. Affianco a lui il pellegrino per eccellenza, San Giacomo (Ospitare i pellegrini) seguito da Sansone che beve da una mascella d'asina l'acqua che il Signore gli ha fatto sgorgare nel deserto (Dar da bere agli assetati). 
Particolare dell'opera del Caravaggio
In alto dominano tutta la scena due angeli e la Madonna col Bambino. Caravaggio all'inizio aveva concepito e dipinto un terzetto alato ma la sua scelta non fu condivisa e venne così costretto a sostituire il terzo angelo con la Madonna e Gesù che più che figure celesti sembrano due appena usciti da un basso dei vicoli della città vecchia. 
Particolare dell'opera del Caravaggio
Caravaggio fu semplicemente geniale: con una fava prese sette piccioni. Del resto, a differenza di tanti altri pittori del suo tempo che avevano solo il mestiere, lui era pure un intellettuale e dava lezioni a tutti. Andate dunque e ammirate e non fate foto ché se vi sgamano danno la colpa a me che vi ho detto che si possono fare ma solo di nascosto.

PIO MONTE DELLA MISERICORDIA
VIA DEI TRIBUNALI, 253 NAPOLI
TEL. 081 446944








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