mercoledì 31 ottobre 2018

'A MORTE 'O SSAJE CHED'È? ...È UNA LIVELLA

Cari Amici,
un po' perché ve l'avevo promesso, un po' perché mi piace essere sul pezzo, partiamo da questo verso di una famosissima poesia di Totò per addentrarci, all'approssimarsi della commemorazione dei fedeli defunti, in uno degli aspetti più sconcertanti della napoletanità e cioè il rapporto decisamente informale con l'evento più tragico della vita: la morte. Partendo dalla chiesa di Santa Maria della Sanità, visiteremo le catacombe di San Gaudioso e di San Gennaro per poi raggiungere il Cimitero delle Fontanelle. Ci tengo a puntualizzare che in questi post non si parlerà di mostri o di fantasmi, bensì di una fede che, certo, presenta un risvolto superstizioso, ma è legata a una profonda religiosità di stampo cattolico.

Catacombe di Napoli
Però, prima di intraprendere il nostro viaggio con le brave guide Isabella e Anna detta Annina, voglio parlarvi della cooperativa "La Paranza", nata nel 2006 nel Rione Sanità grazie all'intuito e all'intraprendenza del parroco don Antonio Loffredo. Il progetto, di gran successo, è servito a recuperare il patrimonio culturale e umano del quartiere puntando sui giovani. Dopo l'apertura al pubblico delle catacombe di San Gaudioso, nel 2008 è il turno di quelle di San Gennaro recuperate grazie alle sovvenzioni del bando "Fondazione CON IL SUD". Infine, il 16 dicembre del 2014, il quadro viene completato con la Fondazione di Comunità San Gennaro Onlus nella quale confluiscono e interagiscono diverse iniziative locali il cui obiettivo è un "cambiamento dal basso".
Catacombe di NapoliCatacombe di Napoli
La parola "catacomba" ci riporta inevitabilmente alle terribili persecuzioni contro i cristiani. A Napoli, tuttavia, i cristiani non furono mai tormentati e quindi le catacombe partenopee non sono altro che dei normalissimi cimiteri sotterranei. Le catacombe di San Gaudioso, risalenti al V secolo, si chiamano così perché custodiscono i resti mortali del vescovo africano giunto in città nel 439 e morto nel 452. Secondo la tradizione è in questo luogo che Totò concepì 'A livella, durante una delle sue visite settimanali, ogni lunedì.
Catacombe di Napoli
In effetti si tratta di un posto che di riflessioni sulla precarietà della vita ne ispira parecchie. Gli ambienti appaiono piuttosto tetri e freddi, ma rendono al massimo il concetto di vanità delle cose umane. Eppure, come vi mostrerò, anche qui c'è stato chi ha voluto fare la differenza e già in vita si è adoperato per distinguersi dopo il trapasso. Accanto alle classiche sepolture in loculo ve n'erano altre ambitissime e a numero limitato, destinate ai nobili o a personalità ragguardevoli.
Catacombe di Napoli
Gli scheletri di coloro che appartenevano a un certo rango venivano tumulati in un settore a parte, in modo da lasciare fuori il cranio. Sulla parete corrispondente veniva dipinto lo scheletro con gli abiti e i simboli del ceto sociale o del mestiere accompagnati dal personale motto sul senso della vita. Prima di poter riposare in pace però, poveri e ricchi dovevano passare attraverso un processo molto particolare...
Catacombe di NapoliCatacombe di NapoliCatacombe di Napoli
La tanatometamorfosi o scolatura dei cadaveri era diffusa in tutto il Regno delle Due Sicilie e consisteva nella mummificazione dei corpi. Veniva praticata in ipogei detti putridarium, scolatoi o terresante. Il corpo veniva posto nella nicchia solo dopo essere stato prosciugato. Nel caso di persone poco abbienti la scolatura serviva a ridurre il volume delle salme così da poterne seppellire due o tre insieme.
Catacombe di Napoli
Gli scolatoi delle catacombe di San Gaudioso consistevano nelle "cantarelle", cioè dei sedili dove si facevano accomodare i defunti. L'addetto a questo servizio era lo "schiattamorto" che, dopo aver sistemato la salma, la bucava per accelerare il deflusso dei liquidi ed evitare che il morto si gonfiasse fino a scoppiare. Non essendo un'attività proprio salubre, lo schiattamorto era in genere un povero diavolo disposto a fare qualsiasi cosa per sopravvivere o un avanzo di galera di cui nessuno sentiva la mancanza. Una volta decomposte le parti corruttibili, le ossa venivano pulite e poste nell'ossario. Da questa "barbara maniera di seppellire li cadaveri", come ebbero a dire alcuni ispettori del Settecento, ebbe origine un inequivocabile augurio napoletano: "puozze sculà", ovvero "possa tu colare".
Catacombe di Napoli
Dalle catacombe di San Gaudioso fino all'ascensore del ponte della Sanità s'impiega un minuto d'orologio e ci si ritrova immediatamente alla fermata degli autobus che portano dritti alla basilica della Madre del Buon Consiglio. Proprio accanto a questa si trova l'ingresso delle catacombe di San Gennaro, le più antiche e importanti di tutto il Meridione. Fondate nel II secolo, pensate che furono attive fino all'età ducale, vale a dire almeno fino al 1138. Qui nel III secolo giunsero le reliquie di Sant'Agrippino e duecento anni più tardi quelle di San Gennaro che però furono trafugate nell'anno 831. Le catacombe si estendono su due livelli e il passaggio dall'uno all'altro è molto agevole e naturale.
Catacombe di Napoli
Si accede dal piano superiore dove si possono ammirare gli arcosoli, nicchie sormontate da un arco. Alcune delle lunette sono decorate con bellissimi affreschi tra cui la più antica raffigurazione di San Gennaro, risalente al V secolo.
Catacombe di Napoli
Proseguendo sullo stesso livello ci si ritrova in una grande basilica che ingloba la cosiddetta "cripta dei vescovi", dedicata ai primi quattordici vescovi napoletani. Gli affreschi che la abbelliscono sono discretamente conservati.
Catacombe di Napoli
Catacombe di Napoli
Il piano inferiore, invece, corrisponde alla basilica di Sant'Agrippino. Le particolarità sono una vasca battesimale dell'VIII secolo e l'altare nel quale si apre la "fenestella confessionis" attraverso cui i fedeli riuscivano a sfiorare con un fazzoletto la sepoltura di San Gennaro, portandosi poi a casa l'oggetto benedetto. Le sepolture qui sono le più belle. Probabilmente sono appartenute a persone di alto lignaggio prima di essere acquisite dalla comunità cristiana.
Catacombe di Napoli
Catacombe di NapoliCatacombe di Napoli
A Napoli di luoghi della pietà verso i defunti ce ne sono diversi e tutti "suggestivi". A brevissimo vi condurrò in un posto, forse unico al mondo, dove avviene un incontro incredibile capace quasi di annullare il confine tra la dimensione dei vivi e la dimensione dei morti. Come vedremo, è un incontro fatto di affetto e devozione, che nulla ha a che fare con l'orrore e la paura. Se vi piacciono le tenere storie di amicizia, la prossima è per voi. Altro che Halloween!


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