Cari Amici,
come vi accennavo, questo 2023 è iniziato proprio bene sotto il profilo dei viaggi e chissà che non continui e finisca anche meglio. Tutto ha preso le mosse da un mio desiderio, cioè quello di fare un pellegrinaggio per liberare mente e cuore e starmene un po' in pace. L'obiettivo è stato raggiunto con successo: mi sono sentita subito rinfrancata, tanto che penso di aver trascorso alcuni dei momenti più belli della mia vita. I viaggi, però, sono per loro natura imprevedibili e pure una semplice pratica devozionale può riservare delle sorprese che, nel mio caso, si sono rivelate piacevolissime.
La partenza è stata fissata alle quattro del mattino del 2 gennaio, direzione Rotella, minuscolo borgo marchigiano in provincia di Ascoli Piceno. La nostra prima tappa è stata l'Eremo di San Francesco dove il mio consorte ed io abbiamo trascorso ore di serenità e distensione. Qui vivono dei giovani frati francescani che hanno messo su anche un'azienda agricola per autofinanziarsi. L'occasione è stata favorevole sia per una passeggiata in paese che per un semplice ma squisito pranzo presso il ristorante "Lean" nella frazione di Capradosso.
Subito dopo aver pranzato, abbiamo raggiunto il Santuario della Consolazione o di Montemisio, sempre nella frazione di Capradosso. Centro di spiritualità e meta di numerosi pellegrinaggi nella stagione estiva, si trova in un luogo silenzioso e circondato dalla natura.
L'indomani è stata la volta di Loreto. Essendo il nostro principalmente un viaggio dello spirito, abbiamo scelto di raggiungere a piedi la Santa Casa percorrendo la Scala Santa, a poche centinaia di metri dalla stazione centrale. A metà percorso è d'obbligo una sosta al Cimitero Polacco che accoglie le spoglie di 1090 militari del Secondo Corpo d'Armata Polacco caduti nel 1944 nella lotta di liberazione dell'Italia.
Dai bellissimi paesaggi marchigiani siamo passati a quelli non meno suggestivi dell'Abruzzo. Manoppello, in provincia di Pescara, è un paesino dove un famoso santuario custodisce la reliquia del Volto Santo. Anche qui, gira e rigira, non potevamo non concederci una fermata appetitosa e l'abbiamo fatto presso "Lu Gattone", storica trattoria a conduzione familiare dove si viene accolti dalla simpatica Vienna e da suo padre Rocco con un bicchiere di buon vino offerto dalla casa.
E non finisce qui. Le festività natalizie sono state generose e ci hanno portato in Molise per un degno finissage con il canto della Pasquetta, la sera della vigilia dell'Epifania, e un tour di quella che io chiamo la "triade gustosa" del Basso Molise. Sì, lo ammetto, l'itinerario è un po' lungo, ma vi assicuro che ce la si fa anche stavolta!
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