Cari Amici,
da una città all'altra, tra un museo e un monumento, alla fine ci si ritrova sempre seduti a una (buona) tavola. Del resto lo dicono pure le autorevolissime statistiche dei forum mondiali che il cibo è diventato una parte importante dei viaggi e che la gente non si accontenta più di stare a guardare, ma vuole fare esperienze d'ogni genere e sorta. C'è chi sceglie di ritirarsi in un convento per vivere una settimana da religioso, chi frequenta botteghe di artigiani, chi prepara conserve e addirittura pascola pecore. Io degusto e sono abbastanza d'accordo sul fatto che assaporare svariati piatti tipici della tradizione equivalga a contemplare delle opere d'arte. Il Made in Italy si conferma immancabilmente al top, stavolta però è stato Fatt a Quarát.
Mariano Como è lo spassoso padrone di casa della trattoria "La Pace dei Sensi" in via San Benedetto a Corato. Dalla sua cucina escono ogni giorno specialità della tradizione coratina, a base di prodotti locali. Oltre ad occuparsi personalmente della preparazione dei piatti, Mariano ama conversare con i suoi ospiti che onora con una calorosa accoglienza. Mi racconta un po' di fatti suoi, ma soprattutto dell'idea che improvvisamente gli balena all'inizio del Terzo Millennio: aprire un locale che offra il meglio dei prodotti e delle pietanze Made in Corato, in un'atmosfera di sana convivialità e buone pratiche. Mi sembra un'ottima premessa e dunque accetto la sfida del "menù completo".
Ecco arrivare in men che non si dica una carrellata di preparazioni fredde e calde, olive da tavola, verdure di stagione grigliate, salumi, formaggi e diverse altre stuzzicherie che, invece di farmi desistere, m'incoraggiano a continuare.
Il valzer dei primi piatti si apre con le orecchiette alle cime di rapa, piatto nazional-pugliese che Mariano condisce esclusivamente con olio di oliva coratina. L'olio di coratina è un monocultivar fruttato medio, con spiccato retrogusto amaro e piccante, molto adatto a pietanze rustiche. Si tratta di uno di quegli olii in passato un po' sottovalutati e utilizzati solo nel taglio di quelli dal sapore meno consistente. Oggi, oltre a un gusto caratteristico, gli sono riconosciute proprietà salutari, efficaci nella prevenzione di alcune patologie.
Il suddetto olio accompagna l'intero mio pasto, dal purè di fave e cicorie ai capunti con funghi cardoncelli e salsiccia fresca, fino ad arrivare alla protagonista indiscussa di ogni pranzo o cena: carne di cavallo cotta sui carboni e spennellata con intingolo di EVO coratino.
Dovete sapere che a Corato la carne di cavallo è una vera e propria istituzione. È la sovrana assoluta del ragù domenicale e l'anima della Tiella, ovvero il tegame di terracotta in cui viene cucinata a pezzetti assieme a diverse erbe. Mariano la serve in due versioni, entrambe molto buone: la prima, semplice, e la seconda con un tocco di rucola e parmigiano a scaglie. Inutile sottolineare che il vino corposo della casa è d'obbligo.
Per concludere in bellezza e in dolcezza, la classica crostata o una bella fetta di torta, a seconda delle vostre preferenze, con un caffè o liquorino.
Come ho accennato all'inizio, nel sogno di Mariano, "La Pace dei Sensi" non doveva essere solo un piacevole ritrovo per amanti del cibo, ma anche un luogo d'incontro vero. Poche, semplici e indiscutibili regole fanno sì che la trattoria esista e resista ormai da vent'anni. All'ingresso un cartello parla chiaro: la trattoria non dispone di wifi per scelta e non per difetto. Qui post e commenti ai post si fanno a tavola, di persona, a voce, mentre si mangia, magari anche con i vicini di tavolo. Gli unici ad avere il permesso di fumare sono i piatti di pasta, la carne sulla graticola e il caffè bollente. L'amaro non è del capo, ma del boss: quindi siate precisi nella richiesta. E per cominciare con i migliori auspici, l'augurio di vero cuore da parte di Mariano e di tutto lo staff:
Siamo nel cuore della Puglia Imperiale, laddove Federico II di Svevia eresse il suo castello più imponente, Castel del Monte. È un viaggio di grande suggestione durante il quale ci si ritrova davanti alla grandezza della storia, un viaggio che rivela tuttavia aspetti inattesi. La stessa città di Corato, con la sua architettura civile e religiosa e i suoi siti archeologici sarebbe interessante da approfondire. Verranno sicuramente tempi e condizioni migliori per farlo. Nel frattempo, sono contenta di aver conosciuto Mariano e la sua realtà. Si può andare ovunque nella vita, ma si torna solo dove ci si è sentiti a casa.
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