Cari Amici,
il Natale quando arriva, arriva e proprio nel giorno della vigilia voglio dedicare questo post a tutti voi miei lettori con i migliori auguri di pace e serenità. Questa notte andiamo in Molise, precisamente nella città di Agnone, dove si compirà il tradizionale rito della 'Ndocciata. Io vi ho assistito in anteprima lo scorso 8 dicembre, in occasione della festa dell'Immacolata, e vi dimostrerò come ancora una volta non serve raggiungere chissà quali mete per fare un grande viaggio.
Prima di tutto vi dico che la 'ndoccia è una grossa torcia fatta di legno d'abete bianco con un'anima di ginestra. Prende subito fuoco e lo conserva per l'intera durata del corteo che si svolge lungo il corso principale. Le torce possono essere singole o unite a formare dei ventagli di varie dimensioni. Il più maestoso può arrivare a venti fuochi.
A sostenere le 'ndocce sulle proprie spalle sono i portatori, piccoli e grandi, vestiti con abiti della tradizione pastorale, che sfoggiano con un certo orgoglio cappa e cappello. Per loro portare il fuoco è una questione d'onore oltre che di devozione. Alla sfilata partecipano le cinque contrade del paese: Capammonde e Capabballe, Colle Sente, Guastra, sant'Onofrio e San Quirico.
La 'Ndocciata non è solo una passeggiata col fuoco addosso, ma un vero e proprio inno alla luce che disperde le tenebre. Essa è un chiaro riferimento a Gesù, luce del mondo, ma le sue origini sono ben più antiche e molti studi hanno cercato di individuare il punto della storia da cui tutto è partito. Sembra che i Sanniti, antico popolo che abitò queste zone, già usassero le 'ndocce per i loro spostamenti notturni. Questo però non basta a spiegare il profondo valore della tradizione. La 'Ndocciata, infatti, si collega agli antichi riti della "rinascita della luce" che si celebravano il 21 dicembre, durante il solstizio d'inverno.
I contadini e i pastori locali hanno quindi recepito questa usanza, attribuendole un significato cristiano. Le 'ndocce venivano accese la notte della vigilia di Natale per illuminare le vie del paese e guidare i passi dei fedeli verso la chiesa dove a mezzanotte si celebrava la messa della natività. Col tempo la tradizione è divenuta sempre più spettacolare senza tuttavia perdere il suo simbolismo. Le fiamme delle 'ndocce si dice allontanino il male e se su di esse soffia il vento del nord, vuol dire che il prossimo sarà un buon anno.
La 'Ndocciata di Agnone è Patrimonio d'Italia ed è stata protagonista di due grandi eventi. L'8 dicembre 1996 le torce hanno percorso Piazza San Pietro a Roma in occasione del 50° anniversario di sacerdozio di Papa Giovanni Paolo II. Di recente, il 26 settembre 2015, l'infuocato corteo ha ipnotizzato migliaia di spettatori all'Esposizione Universale di Milano - EXPO 2015.
Alla fine della manifestazione, le 'ndocce o quel che ne rimane bruciano tutte insieme nel Falò della Fratellanza. Quale modo migliore per vivere e annunciare il messaggio di Natale? La luce del mondo siamo noi, singole fiamme che si uniscono in un unico incendio d'amore. Buon Natale!
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