Cari Amici,
è trascorso più di un mese dall'ultimo edumotional agrogastronomico che ci ha portati alla scoperta della città di San Giovanni Rotondo e della sua miniera di bauxite. In attesa della prossima convocazione, oggi vi voglio invitare a trascorrere qualche ora di puro relax nel luogo dove per tre giorni abbiamo trovato ristoro dalle nostre fatiche di giornalisti on the road. Sto parlando del Villaggio Santa Barbara.
Come vi ho già accennato, a partire dagli anni Quaranta del secolo scorso, questi edifici bassi servirono da residenza ai minatori della Montecatini. A distanza di molti anni, grazie allo spirito imprenditoriale e alla forte volontà di Donato Placentino e della sua famiglia, le casette sono diventate un tipico agriturismo garganico che offre ai suoi ospiti il massimo della cordialità e il meglio della gastronomia locale.
Dalla vecchia mensa è stato ricavato il ristorante con il bar e una piccola sala per la colazione; le costruzioni adiacenti sono state adibite ad albergo, a dimora di famiglia e a diverse altre utilità. Intorno c'è un giardino con viali alberati, panchine, aiuole e tutto quello che vi farà entrare in contatto con la natura. A breve, sarà allestita, in uno dei locali, anche una mostra permanente sulla miniera. Villaggio Santa Barbara è principalmente un'azienda agricola che coltiva le terre circostanti e produce cereali, olio d'oliva, vino, latte, oltre ad allevare polli, conigli, vitelli e agnelli. Tutto questo ben di Dio si trasforma, nella mani di mamma Giuseppina, in un'assoluta squisitezza.
E direi proprio che dopo una lunga passeggiata o un giro a cavallo, possiamo dirigerci verso la tavola per gustare il nostro buonissimo pranzo. Cominciamo con un antipasto di salumi e latticini garganici, accompagnati da una fetta di pane locale bruschettato condita con pomodorini e olio extravergine d'oliva. A questo la cuoca ritiene che si debbano abbinare delle verdure grigliate con olive nere, altre verdure indorate e fritte e delle patate alla brace.
Seguono un paio di minestre deliziosissime: la zuppa di fave e cicorie arricchita da bruschetta e le lenticchie con crostini al lardo di Faeto.
I primi, come si suol dire, sono tutto un programma e non lasciatevi ingannare dal fatto che magari avete chiesto solo degli "assaggini". A noi, gli assaggini, ci hanno messo letteralmente KO. A farci alzare bandiera bianca quand'eravamo solo a metà pranzo sono stati i cavatelli con salsiccia, pomodoro, rucola e pecorino, i troccoli in purea di fave di Carpino con pomodorini e patate e le mitiche orecchiette alle cime di rapa insaporite con olio santo.
A San Giovanni Rotondo il secondo piatto non può prescindere dalla "rianata", l'agnello in umido con patate. Noi l'abbiamo affiancata a della salsiccia arrostita e a una rinfrescante julienne di finocchio con un filo di aceto aromatico.
Il vostro pranzo potrebbe finire qui, ma anche no. Noi, per esempio, abbiamo approfittato del compleanno di una collega per farci servire una deliziosa cheesecake preparata con ricotta e marmellata del posto.
Se visionando questo menu foste presi da un senso di inadeguatezza e vi venisse in mente di concedervi solo un semplice aperitivo, guardate cosa abbiamo trovato noi dopo essere riemersi dalla miniera e fatevene un'idea e soprattutto una ragione.
Detto questo, vi indico come sempre una direzione e vi invito ad accettare la sfida. Vi assicuro che tenere testa all'entusiasmo culinario di Giuseppina non è impresa facile, ma vale la pena di provare a superare i propri limiti e confini. Partite da qui:
VILLAGGIO SANTA BARBARA
Contrada Quadrone - San Giovanni Rotondo (FG)
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