Cari Amici,
questa volta torniamo tutti insieme a Larino. Ve la ricordate? L'antica Larinum dove abbiamo trascorso una bella "Notte dei Musei". Siamo di nuovo qui per quella che chiamano carrese ma che non ha nulla a che fare con la corsa dei buoi. Le pie bestie carducciane, tuttavia, sono ancora protagoniste e trainano artistici carretti (alcuni davvero antichi) addobbati con composizioni di fiori di carta.
questa volta torniamo tutti insieme a Larino. Ve la ricordate? L'antica Larinum dove abbiamo trascorso una bella "Notte dei Musei". Siamo di nuovo qui per quella che chiamano carrese ma che non ha nulla a che fare con la corsa dei buoi. Le pie bestie carducciane, tuttavia, sono ancora protagoniste e trainano artistici carretti (alcuni davvero antichi) addobbati con composizioni di fiori di carta.
Questa suggestiva e variegata manifestazione si tiene il 25, 26 e 27 maggio di ogni anno in onore del patrono San Pardo il cui arrivo nella città avvenne grazie a un miracoloso ritrovamento. Il fatto risalirebbe all'anno 842 quando Larino fu distrutta dai Saraceni. La leggenda narra che i sopravvissuti decisero di fare una spedizione verso Lesina per recuperare le reliquie dei SS. Martiri Larinesi, i fratelli Primiano, Firmiano e Casto. Mentre si dirigevano in quella direzione, s'imbatterono in un sepolcro che custodiva il corpo di San Pardo, vescovo di Lucera, e, interpretando la circostanza come un segno divino, elessero Pardo come loro santo protettore, lo posero in un carretto trainato da buoi e ornato con dei fiori e trionfalmente lo portarono via con sé.
I quasi centocinquanta carri che partecipano alla sfilata appartengono ad altrettante famiglie i cui componenti si occupano personalmente di preparare i fiori e allestire il carro. Un lavoro che porta via mesi interi e che vuole esprimere la più profonda devozione verso il Santo. Sembra che originariamente anche qui a Larino la carrese fosse una competizione tra i vari partiti, ma che a causa di gravi incidenti sia stata abolita e convertita in qualcosa di meno pericoloso e più mite.
La festa inizia ufficialmente il 25 maggio dopo il tramonto. I carri partono dal Duomo e si dirigono, in fila per uno, verso la parte alta di Larino dove viene prelevata, da un tempietto a lui dedicato, l'effigie di San Primiano. Il Santo arriva solo in nottata nella chiesa principale per essere portato, l'indomani, in processione assieme a San Pardo e ad altri Santi "accompagnatori". Il 26 i carri sfilano lungo le stradine strette e tortuose del centro storico per poi riaccompagnare San Primiano nella sua abituale dimora, il giorno 27.
L'evento vanta ogni anno un folto pubblico, attirato dalla miriade di colori, dall'atmosfera festosa e dalla particolarità del rito. E poi, vogliamo parlare di loro, dei buoi e della tenerezza che ispirano? Un solo consiglio se decideste di fare il vostro vagabonviaggio: mai sostare dietro ai buoi e attenti a dove mettete i piedi...
Da appuntare:
25-26-27 MAGGIO, LARINO (CB) - FESTA PATRONALE DI SAN PARDO
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