Cari Amici,
nel pieno della Settimana Santa, più che raccontarvi una delle mie peregrinazioni, voglio per la prima volta consigliarvi un libro. Eh sì, perché anche i libri possono condurci alla scoperta di posti favolosi e non mi riferisco necessariamente alle tradizionali guide, ma a romanzi, racconti e persino raccolte di poesie.
Per iniziare, ho scelto per voi Procida - Il mistero di Venerdì Santo (New Media Edizioni, 2016), il tourist thriller del procidano Antonio Sobrio. L'autore, educatore professionista e con già una bella esperienza editoriale alle spalle, si interessa in modo particolare alle tematiche ambientali e animaliste e tale aspetto influenza non di rado la sua scrittura.C'è un po' di tutto in questa sua opera che piacerà agli esploratori, agli amanti del brivido e pure agli ecologisti. Lo scrittore, infatti, oltre a tessere la trama del racconto, descrive luoghi e usanze nell'intento, dichiarato, di far conoscere la sua isola e di tracciare un percorso turistico rispettoso del territorio.
La vicenda si svolge tra il Giovedì e il Venerdì Santo. Mentre sull'isola fervono gli ultimi preparativi per la Processione dei Misteri, in uno dei tendoni-officina allestiti a Terra Murata si consuma un efferato delitto. Ciro Lubrano, caposquadra del Mistero intitolato "Il sacrificio dell'agnello", dopo un'accesa discussione accoltella, uccidendolo, Antonio "l'animalista", vegano e difensore dei diritti degli animali. A scatenare la lite è l'improvvisa decisione di Ciro di utilizzare nella scenografia del Mistero un agnello morto invece di uno sedato come prevedevano i patti. Gli unici testimoni dell'uccisione sono i collaboratori di Ciro e, da una piccola casa a Marina di Corricella, quattro amici della vittima che, poche ore prima, avevano piazzato per gioco una microspia sulla base dell'installazione e si sono ritrovati ad ascoltare l'agghiacciante sequenza di parole e di urla.
Per non compromettere la partecipazione al corteo, si decide di occultare il cadavere e simulare la misteriosa scomparsa di Antonio. I suoi amici però, per niente disposti a rassegnarsi, partono alla sua ricerca setacciando l'isola da un capo all'altro.
Il concitato tour di Procida segue il tragitto dei Misteri e di tanto in tanto si concede qualche divagazione logistica. Piazza dei Martiri, Terra Murata, Marina di Corricella, Punta Lingua, Casale Vascello, Salita San Rocco, Callìa, Marina di Chiaiolella e l'isolotto di Vivara compaiono uno a uno assieme ai set naturali dei film di successo qui girati, ai Giardini di Elsa dove la Morante diede alla luce L'isola di Arturo, alla Casa di Graziella, dimora della sfortunata protagonista dell'omonimo romanzo di Alphonse de Lamartine. Le indagini conducono Nico, Saverio, Federico e Juana fino all'ex carcere di Palazzo d'Avalos e all'Abbazia di San Michele, dei quali Sobrio fornisce dettagli e aneddoti inquietanti.
Naturalmente non vi svelerò come il caso va a finire, ma vi segnalo un'interessante iniziativa, nata da un'idea di Antonio Sobrio, che avrà luogo domani sull'isola. Si chiama "Dalle pagine ai luoghi di Procida" e coinvolgerà gli scrittori locali che accompagneranno i turisti nei siti di cui hanno parlato nei loro libri. L'evento è in collaborazione con New Media Edizioni e ha il patrocinio morale del Comune di Procida. Un'occasione da non perdere per entrare nel vivo del mistero, in tutti i sensi...
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