Cari Amici,
avete mai munto una pecora, pascolato un gregge, preparato del formaggio o delle salsicce, raccolto erbe spontanee? Ecco, sono pronta a scommettere il mio tesserino di giornalista che dopo aver letto questo post direte a voi stessi che è giunto il momento di provare. Per cominciare darò un nome alla vostra impresa: turismo esperenziale. Dove praticarlo? Sempre a Bovino, alla Masseria Salecchia.
La Masseria Salecchia, a metà strada tra Bovino e Deliceto, era la residenza di caccia dei duchi Guevara. Sorge a un'altitudine di 750 metri, comprende il Monte Salecchia che raggiunge i 931 metri e con i suoi 350 ettari di terreni è la più grande del territorio. È proprietà della famiglia D'Innocenzio ormai da tre generazioni e a parlarcene è Francesco che conserva ancora i documenti d'acquisto con cui suo nonno la acquisì e i registri delle paghe delle persone che vi lavorarono.
L'antico edificio è stato ristrutturato in modo da poter accogliere gli ospiti perché Masseria Salecchia, oltre ad essere azienda agrituristica, è anche masseria didattica e sociale con programmi di reinserimento di bambini e giovani svantaggiati. Le vecchie stalle per bovini e cavalli sono diventate due grandi sale ristorante con tanto di cimeli alle pareti. In una si sono conservate persino le mangiatoie.
Francesco ci spiega che accanto alle normali attività agricole di coltura del grano Senatore Cappelli e di allevamento della pecora gentile di Puglia e del maiale nero dauno, la Masseria persegue due importanti obiettivi: la produzione di carne di agnello a basso contenuto di colesterolo per cardiopatici e l'offerta di un turismo esperenziale che coinvolga gli ospiti in alcune attività dell'azienda.
In verità, tutti gli animali di Masseria Salecchia, di costituzione piuttosto rustica, vengono nutriti con prodotti propri naturali e non necessitano di trattamenti con medicinali, per cui la loro carne può essere consumata anche da chi ha qualche problemino di salute. La pecora gentile di Puglia è antichissima, ha origini pugliesi e appartiene a un ceppo iscritto nel libro genealogico. Per un periodo non si allevava più per il fatto di essere considerata antieconomica, ma è stata presto rivalutata perché adattandosi facilmente all'ambiente e ai batteri non ha bisogno di cure. Dal suo pelo lungo, molto sottile e ricco di lanolina si ricava la lana merinos, mentre dal suo latte escono gustosissimi formaggi.
Il maiale nero, invece, essendosi estinto, è stato selezionato geneticamente. Pure lui abbastanza rustico, non ha bisogno di profilassi. Rispetto al maiale rosa ha un cuore più grande e ci vogliono due anni prima che se ne possano fare salsicce. Ha una buona marezzatura e un grasso morbido tendente al rosa.
Dopo la visita ai diversi locali dell'azienda, i giornalisti gastronomi vengono chiamati a dimostrare i fatti e a sperimentare la nuova forma di turismo che insegna divertendo. Lasciano penna e blocknotes e impugnano "u rutulatur", strumento con cui si "rotola" il latte per fare il formaggio.
E gira e gira, il latte, nella caldaia di rame stagnato, raggiunge i 38 gradi. A questo punto aggiungiamo il caglio d'agnello e aspettiamo che si rapprenda un po'. Successivamente spezziamo il composto per dividere la pasta dal siero. Veniamo dotati ognuno della propria formina e su di un piano di lavoro adatto all'uopo modelliamo il nostro piccolo formaggio. Il siero verrà poi ricotto a 90 gradi per fare, appunto, la ricotta. Francesco ha voluto così mostrarci nella pratica il suo progetto che ha già diversi estimatori e aderenti. La Masseria è la meta preferita delle classi scolastiche e dei gruppi scout che per un giorno e più si trasformano in bravi massari.
Direi che non ce la siamo cavata male e che il nostro formaggio aveva davvero un bell'aspetto. I giornalisti casari sono stati promossi e si sono meritati un bel buffet di prodotti della Masseria. Gustatevi questa carrellata di pane, caciotta, soppressate, salsicce, ricottine, caciocavallo e prosciutto e se volete commentate pure...
E detto questo, non ho che da darvi una dritta. Non fate i soliti turisti sprovveduti: sperimentate per credere.
MASSERIA SALECCHIA
C.da Salecchia - Bovino (FG)
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