sabato 24 dicembre 2016

IL SACRO FUOCO DELLA NOTTE DI NATALE

Cari Amici,
il Natale quando arriva, arriva e proprio nel giorno della vigilia voglio dedicare questo post a tutti voi miei lettori con i migliori auguri di pace e serenità. Questa notte andiamo in Molise, precisamente nella città di Agnone, dove si compirà il tradizionale rito della 'Ndocciata. Io vi ho assistito in anteprima lo scorso 8 dicembre, in occasione della festa dell'Immacolata, e vi dimostrerò come ancora una volta non serve raggiungere chissà quali mete per fare un grande viaggio.
Agnone

sabato 10 dicembre 2016

UN'ISOLA NELL'ISOLA - SECONDA PUNTATA

Cari Amici,
sembra un fatto strano e surreale, ma ogni procidano parla dell'ex carcere di Terra Murata come di una risorsa perduta e non solo perché all'epoca era capace di creare un vero e proprio indotto in termini di affluenza di persone e di somministrazione di servizi. Secondo la logica dei tempi, compito del carcere era isolare il soggetto pericoloso dalla società civile e redimerlo per mezzo della fatica. Già sotto i Borbone, i Gesuiti pretesero che i carcerati fossero occupati in attività lavorative. Il detenuto non era in nessun caso uno da compatire. Essendo egli un traditore della società, ad essa doveva una sorta di risarcimento e neppure gli era concesso il lusso di diventare un peso. Nelle fabbriche all'interno del bagno penale si lavorava il famoso lino dei corredi delle fanciulle procidane, si rilegavano libri, si costruivano mobili, si aggiustavano scarpe e, nella piccola tenuta, si coltivava l'orto e si allevavano animali. I prodotti del carcere venivano venduti al mercato pubblico, due giorni a settimana, davanti al palazzo della Direzione, a eccezione del latte fresco, disponibile quotidianamente.
Isola di Procida

lunedì 5 dicembre 2016

UN'ISOLA NELL'ISOLA - PRIMA PUNTATA

Cari Amici,
cosa non farebbe Teresita pur di raccontarvi di luoghi e di cose degni di essere raccontati e conosciuti! Finirebbe persino dietro le sbarre... Sto scherzando, naturalmente, ma neanche troppo perché questa volta in una prigione ci sono stata davvero e con il post che state leggendo ci porterò pure voi. Andiamo a visitare l'ex carcere borbonico di Terra Murata, a Procida (NA), "l'isola nell'isola" come l'ha definito il dottor Giacomo Retaggio, per un quarto di secolo medico dell'istituto di pena e autore di un interessante libro che porta proprio questo titolo. Quando si parla di giustizia il discorso non è mai semplice, tuttavia l'argomento merita una riflessione e certe esperienze possono essere illuminanti.
Isola di Procida

giovedì 27 ottobre 2016

PICCOLA STORIA DI OLIVE E DI OLIO

Cari Amici,
sono proprio ora di ritorno da un mese di ottobre alquanto impegnativo. Qui in Capitanata, infatti, ci siamo dati anima e corpo alla raccolta delle nostre amate olive, ricavando da esse il miglior extravergine in circolazione sul pianeta. Dopo l'illuminante esperienza con il sommelier Vitor Fratini che ci ha insegnato a individuare pregi e difetti dell'olio, oggi voglio accompagnarvi nei luoghi della molitura dove gli acini si trasformano magicamente nell'oro che tutti conosciamo. Ma prima di raccontarvi questa piccola storia di olive e di olio, è d'uopo per me ringraziare la famiglia Pallamolla di Serracapriola (FG) nel cui frantoio sono state scattate le foto che vedete.
Serracapriola

martedì 11 ottobre 2016

SOMMELIER PER UNA SERA

Cari Amici,
in questo autunno verace, con tanto di brume e giornate piovose, eccomi di nuovo a voi per raccontarvene un'altra delle mie. Proprio domenica scorsa è calato il sipario sulla quasi tricentenaria Fiera di Ottobre di Larino: cinque giorni intensissimi di esposizioni, convegni, incontri, chiacchierate squisite e assaggi golosi a coronamento dei quali c'è stato l'evento imperdibile: un mini corso di degustazione di olio d'oliva tenuto da Vitor Ugo Fratini, sommelier, assaggiatore professionista d'olio e capo panel di Unioncamere Molise. Confesso che per me si è trattato di una vera sorpresa. Non conoscevo questo simpatico signore che, coadiuvato da altri bravissimi assaggiatori, ha trasformato noi visitatori in sommeliers per una sera.
Fiera di Larino

sabato 17 settembre 2016

UN'ARTISTA E UN'ARTE CON TUTTA L'ANIMA

Cari Amici,
è settembre: le vacanze sono finite da un po', sono arrivate le prime piogge e a noi non resta che condividere qualche bel ricordo del mese scorso quando magari, in riva al mare, sorseggiavamo il nostro freddissimo drink. Devo dirvi che nonostante i calamitosi pronostici di quest'anno bisesto e funesto, le ferie sono andate meglio del previsto. Proprio mentre trascorrevo le mie giornate oziando impunemente sulla mia isola preferita, ecco che un nuovo e simpatico incontro ha mutato la storia della vagabonvilleggiatura. Hiroko Nagase è giapponese, vive in Italia da tantissimi anni e lavora con abilità e sapienza la ceramica.
Hiroko Nagase nella sua casa di Procida

venerdì 8 luglio 2016

UNA SERATA CON DIDÌ (DEE DEE BRIDGEWATER)

Cari Amici,
abbiamo da pochissimo oltrepassato la metà dell'anno in corso e più l'estate 2016 entra nel vivo, più sento che questa è la stagione del jazz. Sarà che ultimamente comunicati stampa e inviti a tema m'arrivano a valanga, sarà che a volte ci si accorge improvvisamente e inspiegabilmente di cose sempre esistite, fatto sta che il jazz m'insegue e qualche volta m'acchiappa. Come una decina di giorni fa, quando ho avuto un incontro ravvicinato con una delle rappresentanti più rappresentative del genere: la cantante statunitense Dee Dee Bridgewater.
Prima del concerto

mercoledì 22 giugno 2016

SALUTI DA UNA CITTÀ ANCORA DA SCOPRIRE

Cari Amici,
poche cose sulla faccia del pianeta Terra hanno fascino da vendere come i siti archeologici. Più si presentano trascurati, poi, più viene voglia d'indagare. Stavolta la vostra Teresita si è trovata alle prese con delle pietre davvero accattivanti, sebbene un po' dimenticate. Con la sua pala immaginaria ha scavato nella storia inimmaginata di una tranquilla cittadina sul mar Ligure ed è rimasta esterefatta davanti alla ricchezza di una civiltà che ebbe a che fare con diversi popoli fino ad arrendersi ai Romani. Il nostro tour parte da un cavalcavia, da un treno sempre in ritardo e da un diminutivo pressoché impronunciabile: Albintimilium.
Antico teatro di Albintimilium

lunedì 23 maggio 2016

UNA CRIPTA MOLTO "SIMBOLICA"

Cari Amici,
eccomi di nuovo a voi per raccontarvi l'ultima tappa della mia domenica molisana, assieme alle altre due Terese. Dopo il castello di Civitacampomarano e il santuario della Madonna col sorriso, abbiamo voluto visitare il gioiello nascosto della Diocesi di Trivento: la cripta di San Casto nella cattedrale della città. Per raggiungere la suddetta chiesa abbiamo dovuto allacciare bene le scarpe e salire su per la scalinata di San Nicola che dalla piazza della Fontana Monumentale conduce alla parte più alta del paese. Si tratta di 365 gradini, uno per ogni giorno dell'anno, ed è stato divertente immortalarsi in una foto sullo scalino del proprio compleanno. A quota 234 siamo arrivate nella piazza della chiesa madre, consacrata nel 1076.
La cripta della cattedrale di Trivento

sabato 14 maggio 2016

UN VIAGGETTO COL SORRISO... DELLA MADONNA

Cari Amici,
"cuor contento il Ciel l'aiuta", dice il proverbio e se per caso, per una qualche ragione, aveste perso il sorriso, lasciate che vi indirizzi verso una meta dove sicuramente lo ritroverete: un luogo con tanto verde e tanta pace che ha fatto tornare l'allegria persino alla Madonna. Vi sto parlando del bellissimo santuario di S. Maria di Canneto, a pochi chilometri dal paesino di Roccavivara (CB) e a dieci passi (contati) dal fiume Trigno. Disillusi e dubbiosi? Come sempre vi invito a provare per credere.
Il santuario di Roccavivara

mercoledì 11 maggio 2016

SOPRA, SOTTO E UN CASTELLO IN MEZZO

Cari Amici,
dove c'è un castello è sempre festa per Teresita. In diverse occasioni e con estremo piacere ho potuto parlarvi di manieri e fortezze dando sfogo a una delle mie più grandi passioni: vagabonviaggiare nella storia introducendomi in antiche e segrete stanze. Oggi ne avrò di nuovo l'onore portandovi con me a Civitacampomarano (CB) dove, grazie alla nostra bravissima guida di nome Luciana, impareremo di tutto e di più sull'imponente castello angioino che per secoli ha letteralmente spaccato in due la cittadina. Il borgo, infatti, era diviso in Civita di Sopra e Civita di Sotto fino a quando, nel 1795, l'ira funesta degli abitanti costrinse il feudatario a riempire il fossato e a costruire una strada di comunicazione.  
Il castello di Civitacampomarano

giovedì 5 maggio 2016

UNA DOMENICA MOLISANA

Cari Amici,
la primavera quando arriva, arriva. Anche se a volte capita che un po' di pioggia ti guasti la festa, poi finisci sempre per beccare la bella giornata e siccome le fortune non giungono mai da sole, all'improvviso un compleanno, una gita e un pic nic all'aperto rialzano le sorti di una sonnolenta domenica di metà aprile. L'itinerario è presto fatto: per noi pugliesi di frontiera, il piccolo Molise è una meta facilmente raggiungibile che offre un panorama artistico e paesaggistico davvero degno d'attenzione. Munita di ogni genere di viveri e attrezzature per il pranzo sul prato, la triade omonima, io e altre due Terese, ha puntato dritto sui piccoli borghi dell'interno rimanendo entusiasta delle belle scoperte che vi si possono fare.
Paesaggio molisano

mercoledì 4 maggio 2016

LA CAVALCATA DEGLI ANGELI

Cari Amici,
tutti quanti abbiamo un angelo, cantava Ron, e anch'io per fortuna ho trovato il mio. Chissà però in quanti sono, effettivamente, gli angeli. Per farmene più o meno un'idea, nell'ultimo venerdì di aprile sono approdata al Santuario della Madonna Incoronata di Foggia dove ogni anno angeli e angioletti si danno appuntamento per una caratteristica cavalcata. La visione è stata celestiale...
La Cavalcata degli Angeli all'Incoronata di Foggia

martedì 12 aprile 2016

LA PRIMAVERA DELLE CARRESI

Cari Amici,
Copertina della rivista
è primavera, finalmente. Dopo il torpore invernale, la natura è tornata a fiorire e uomini e animali celebrano insieme il tempo della rinascita. In questo clima di ritrovata vitalità, le carresi, competizioni tra carretti trainati da buoi, rievocano gli straordinari eventi che, secoli or sono, hanno elevato un santo al rango di speciale protettore del villaggio. Tali manifestazioni affondano le loro radici nella devozione popolare di cui sono l’espressione più intensa. La fede, diventata rito, si è tramutata presto in passione e da allora sostiene tutto un patrimonio morale, religioso e culturale.
Scrive Giuseppe De Virgilio nel suo contributo al libro “Le traslazioni dei Santi. Le carresi” (CN, 2014):‹‹La tradizione rituale dell’accompagnamento dell’arca mediante carri trainati da animali ci aiuta a cogliere la valenza religiosa e cultica dell’impiego dei carri per la traslazione delle reliquie dei santi. Si tratta di una tradizione che trae le sue origini non solo dall’ambiente agricolo e socio-culturale del tempo, ma dalla memoria biblica e dalla sua rielaborazione liturgico-rituale sviluppatasi nel corso dei secoli››.
Con queste premesse ci accingiamo a percorrere vecchie strade statali e provinciali che collegano gli unici quattro paesini in tutta Italia, uno pugliese e tre molisani, in cui si tiene la tradizionale corsa dei buoi: Chieuti (FG), San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone in provincia di Campobasso. Daremo quindi un rapido sguardo alla carrese “fiorita” di Larino (CB), la più rappresentativa di quelle non competitive diffuse un po’ in tutto il Molise.
Ci sono le storie e le leggende, le testimonianze di chi, in prima persona, continua a mantenere in vita la tradizione. Grazie ad esse cercheremo di entrare più profondamente nei meccanismi della corsa per capirne gli aspetti tecnici e le ragioni.
Qualcuno ha detto che una storia non esiste se non viene raccontata. Quella che leggerete è semplicemente la carrese: più di una gara e anche di una storia…


Andare è la rivista a carattere monografico del blog I VagabonViaggi di Teresita
Per la lettura integrale di questo numero cliccare sul seguente link
APRILE 2016